Il santuario di My Son

Le lanterne di Hoi An attirano ogni notte visitatori con la loro luce, ma il fascino del Santuario di My Son emerge al tramonto. Situato a circa 35 km da Hoi An e 50 km da Da Nang, nella provincia di Quang Nam, questo complesso rappresenta una straordinaria testimonianza dell’architettura e della spiritualità del Regno di Champa.

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Scopri la storia di My Son

My Son, fondato nel IV secolo, nacque come centro spirituale e religioso per la civiltà Cham. I suoi templi furono dedicati a Shiva, la divinità principale del pantheon induista, e destinati a ospitare rituali per la nobiltà e le cerimonie reali. Nel VI secolo, un incendio distrusse il primo tempio in legno, ma i successivi sovrani Cham costruirono nuovi templi in pietra e mattoni per onorare le loro divinità. Questo santuario fiorì per oltre nove secoli fino al suo abbandono, venendo riscoperto solo nel 1898 da un archeologo francese.

Architettura e stili unici del santuario di My Son

I templi di My Son riflettono un’architettura che combina influenze culturali provenienti dall’India, dall’Arabia e dall’Indonesia. I mattoni rossi e le sculture in arenaria, che rappresentano scene della mitologia indù, donano un fascino mistico al santuario. Ogni struttura segue uno stile artistico particolare, dai templi antichi del VII secolo fino allo stile My Son – Binh Dinh del XIII secolo.

Il simbolismo dei templi richiama la grandezza del Monte Meru, la montagna sacra nella cosmologia induista. Questi monumenti vennero costruiti con una tecnica artigianale ancora misteriosa per gli archeologi, poiché la qualità dei mattoni e il metodo di assemblaggio restano un segreto.

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Un patrimonio dell’umanità da ammirare

Grazie alla sua importanza culturale, l’UNESCO nel 1999 riconobbe il Santuario di My Son come Patrimonio Culturale dell’Umanità. Questo sito attira ogni anno milioni di turisti, che vi si recano per ammirare i templi e vivere un’esperienza spirituale unica. Purtroppo, le condizioni climatiche e il passare del tempo minacciano la conservazione di queste strutture. Grazie agli interventi di restauro di archeologi internazionali, tuttavia, molte parti del complesso hanno recuperato il loro splendore originale.

Consigli utili per la visita

Per godere appieno della sua bellezza, si consiglia di visitare il Santuario di My Son la mattina presto o al tramonto. Passeggiando tra i templi immersi nella natura, è possibile riscoprire il fascino antico di una civiltà che ha influenzato profondamente la storia del Vietnam. My Son rappresenta una tappa obbligatoria per chi desidera allontanarsi dalla frenesia moderna e fare un salto indietro nel tempo.

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Conclusione: Un tuffo nel passato al santuario di My Son

Visitare il Santuario di My Son significa esplorare un pezzo di storia vietnamita unico, ricco di cultura e spiritualità. Questo sito affascinante non è solo un’opera architettonica, ma una testimonianza viva delle credenze e delle tradizioni del Regno di Champa, che ha prosperato per secoli. Tra il mistero dei templi e la pace delle montagne circostanti, My Son offre ai visitatori un’esperienza intima e profonda, lontana dal caos delle città. Se amate la storia e desiderate scoprire un Vietnam autentico e antico, non perdete l’occasione di visitare questo incredibile patrimonio culturale.

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