La leggenda di Confucio
Basato sugli insegnamenti di Confucio (551-479) prima della nostra era, il confucianesimo (Nho giao o Khong giao, in vietnamita) è piuttosto che una religione, una morale politica e sociale che detta a ciascuno il suo posto, i suoi diritti e il suo doveri all’interno della famiglia e nella società, al fine di garantire la pace e l’ordine.
Il Maestro Kong non ha mai formulato le sue teorie per iscritto, sono stati i suoi discepoli a raccogliere i suoi commenti e aforismi nel Lunyu (Le interviste). Il confucianesimo, che fu eretto come filosofia di stato dalla dinastia Han cinese (206 a.C., -220 d.C.) e allo stesso tempo penetrò nel Vietnam, plasmò profondamente il comportamento sociale dei vietnamiti.
Altare del confucianesimo nel tempio della letteratura
I principi del confucianesimo
Secondo Confucio, ogni uomo buono deve attuare due principi complementari, Jen (virtù, umanità, bontà) e Yi (giustizia), e avere diverse qualità morali: la pietà filiale (assicurata dal culto degli antenati), il rispetto dei riti e regole di precedenza, lealtà, fedeltà alla parola data, coraggio.
Confucio definisce cinque “relazioni naturali” alle quali tutti devono conformarsi per garantire ordine e coesione sociale:
- Relazioni padre / figlio (il figlio deve obbedire a suo padre senza riserve),
- Rapporto maschio / femmina (la donna non ha diritti individuali)
- Relazioni senior / junior
- Rapporto amico / amico,
- Relazione principe / soggetto (identica alla relazione padre / figlio)
I riti complessi e precisi consentono di sigillare questo insieme di relazioni. Per avere il diritto di governare, il principe deve studiare i cinque Classici:
- Libro delle odi
- Il Document Book
- Libro dei riti
- Gli Annali di Primavera e Autunno
- Il libro delle modifiche)
Deve rispettare le loro prescrizioni ed essere gentile con i suoi sudditi. La virtù reale doveva, per sua sola influenza, armonizzare la natura e la società.
Confucianesimo nella storia vietnamita
Il confucianesimo enfatizza l’educazione. Chiunque può saperne di più sui cinque classici. La conoscenza non è il privilegio della nascita, ma del merito e della determinazione personale. Dopo un millennio di presenza cinese, lungi dall’ultimo contributo confuciano, nell’XI secolo la Ly istituì i primi concorsi mandarini destinati a formare i quadri dell’impero.
Queste competizioni, in linea di principio aperte a tutti (ad eccezione di attori e donne), presupponevano una perfetta conoscenza dei cinque Classici ma anche quella dei principi buddisti e taoisti.
Nel 1802, quando la dinastia Nguyen riunì il territorio vietnamita, il confucianesimo fu eletto la dottrina ufficiale dell’impero. Ma, sfortunatamente, questo confucianesimo congelato, attaccato ai suoi valori e ai suoi principi ritenuti immutabili. Pertanto, non fu in grado di far fronte agli sconvolgimenti iniziati dall’apertura all’Occidente.