Una lingua di scrittura latina

La lingua vietnamita è una delle rare lingue asiatiche, ma la sua scrittura è di carattere latino. Un occidentale può quindi leggere le parole senza difficoltà, leggere gli accenti, senza capirli.

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Caratteristiche della lingua vietnamita

È un linguaggio monosillabo e tonale. Tutta la difficoltà vietnamita sta nella pronuncia e nell’accento. Una vera sfida per la mente, quasi cinese appunto, visto che il mandarino segue regole analoghe. Immagina che la stessa parola possa assumere sei toni completamente diversi a seconda che siano pronunciati con un tono alto, discendente, un tono pesante o un tono interrogativo (leggero). La minima differenza di intonazione può portare a incomprensioni, anche grottesche.

Ad esempio la parola (Bo) può significare in base al loro accento: il padre (Bố), branco (Bó), la mucca (Bò), abbandona (Bỏ), fidanzato (Bồ), taglio (Bổ) ect. Questo è il motivo per cui i vietnamiti francofoni scrivono il francese con tanta cura, senza mai confondere gli accenti della lingua Voltaire. L’origine della lingua vietnamita si è persa nella notte dei tempi, mantiene la sua origine mon-khmer, il suo vocabolario e la sua grammatica di base. La lingua ha ricevuto anche un’influenza thailandese, in particolare sulle prime forme di tonalità e altri aspetti grammaticali. Ai cinesi deve il suo vocabolario filosofico, religioso, amministrativo e tecnico.

Un-vecchio-che-legge-il-giornaleUn vecchio che legge il giornale

Gli altri 53 gruppi etnici minoritari nel paese hanno ciascuno il proprio dialetto, incomprensibile per un vietnamita. Alcuni abitanti delle regioni appartate degli Altipiani non parlano vietnamita, parlano la lingua delle basi piatte e delle risaie.